Addio a un amico. L’istituto storico reggiano Istoreco si unisce al dolore di tutta la provincia per la morte di Giglio Mazzi, il 98enne partigiano Alì. Giglio è stato un grande protagonista della storia reggiana, dalla Resistenza a cui aderì giovanissimo sino ad oggi, come dirigente e come testimone.
Ma prima di tutto, per Istoreco è stato un amico. Un amico generoso, caro e prezioso. Nei decenni, in tante occasioni ha offerto la sua vitalità, la sua memoria, la sua voglia di raccontare e di sorridere, come uno dei nostri principali testimoni. Lo ha fatto in tante occasioni, con le scuole, con migliaia di ragazzi stranieri arrivati tramite i Sentieri Partigiani a Reggio, lo ha fatto in tanti luoghi. Quando veniva chiamato, Giglio era sempre disponibile e sempre pronto, impressionante per la su energia anche a 95 anni passati.
Un momento su tutti, lo vogliamo citare. L’aprile 2021. L’Italia era di nuovo chiusa per il Covid, festeggiare il 25 Aprile e ricordare la Resistenza in piazza non era possibile. Con il Comune di Reggio Emilia, abbiamo organizzato una video diretta dal luogo simbolo della città, la Sala del Tricolore, per far parlare i due testimoni più vitali e apprezzati, Giglio Mazzi e Giacomina Castagnetti. Amici da sempre, cresciuti a pochi km di distanza, compagni di impegno nella lotta resistenziale e nel dopoguerra, raccontarono a migliaia di persone collegate le loro esperienze di partigiani poco più che adolescenti. Giglio incantò tutti con la sua forza, quella forza che lo ha sempre accompagnato, nelle uscite, nelle feste, nei viaggi con l’amatissima moglie Dea, nelle escursioni in montagna a caccia e a funghi.
E lo ricordiamo anche ogni 28 luglio, alle Officine Reggiane, a ricordare l’eccidio del 1943, quando nove operai vennero uccisi dai militari. A manifestare, quel giorno, c’era anche Giglio. Di fronte, ha sempre raccontato, un suo ex insegnante. Quella data, come per tanti ragazzi reggiani, rappresentò la scintilla per armarsi e impegnarsi attivamente. Lui lo ha fatto a modo suo, con coraggio, nella maniera più pericolosa, come gappista impegnato in città in mille azioni pericolosissime.
Poi raccontate con infinità umanità a migliaia di giovani. Era un amico vero, se lo chiamavi, non diceva mai di no.