Giovedì 28 luglio a Reggio Emilia, negli spazi delle ex Officine Reggiane, si è svolta la cerimonia di commemorazione per ricordare il 79° anniversario della morte di Antonio Artioli, Vincenzo Bellocchi, Eugenio Fava, Nello Ferretti, Armando Grisendi, Gino Menozzi, Osvaldo Notari, Domenica Secchi, Angelo Tanzi, uccisi mentre manifestavano per la pace tra i capannoni delle ex Officine Reggiane.

Il moento collettivio è iniziato con la deposizione di un mazzo di fiori davanti al cancelo delle ex Officine Reggiane in via Agosti, per proseguire al Tecnopolo di piazzale Europa per la posa della corona davanti alla lapide dei Caduti, alla presenza delle autorità. A chiudere, i saluti di Lanfranco De Franco, assessore del Comune di Reggio Emilia, e Nico Giberti, consigliere delegato della Provincia di Reggio Emilia, e l’intervento conclusivo di Elena Strozzi, della segreteria provinciale CGIL Reggio Emilia

La commemorazione è stata organizzata organizzata da: Comune di Reggio Emilia, Provincia di Reggio Emilia, CGIL CISL UIL, Associazioni Partigiane ANPI ALPI-APC ANPPIA ANPC, Comitato ex Operai ed Impiegati delle Reggiane, Istoreco, Comitato Democratico Costituzionale.

IL FATTO

Il 28 luglio del 1943, a pochi giorni dalla caduta del regime fascista, nonostante l’entrata in vigore di norme molto restrittive sull’ordine pubblico, emanate dal governo Badoglio, che autorizzavano l’esercito e le forze dell’ordine anche a sparare contro ogni assembramento di manifestanti superiore alle tre persone, un corteo tentò di sfilare per le vie della città chiedendo la fine della guerra, chiedendo semplicemente la pace. Durante la manifestazione, ai cancelli delle “Reggiane”, l’esercito, nel tentativo di interrompere la mobilitazione, aprì il fuoco sulla folla. Nove operai delle ‘Reggiane’, tra cui una donna incinta, Domenica Secchi, rimasero uccisi.

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