Il 23 aprile 1945 molti abitanti di Cànolo sono in strada per festeggiare l’arrivo degli Alleati che transitano nel territorio correggese. Tra le colonne americane sopraggiunge anche un mezzo carico di tedeschi, fuggiti dal cimitero di Budrio dopo aver sfondato il posto di blocco dei partigiani ed ucciso il sappista Cismo Tirabassi.

I nazisti, appena giunti nel centro della frazione, sparano raffiche di mitra sulla folla radunata di fronte alla chiesa e all’osteria. È l’ultima strage di civili compiuta dall’esercito occupante in fuga.
Tra i molti feriti cadono colpiti a morte Andrea Cucconi (58 anni), Mario Franceschini (28 anni), Giuseppe Massari (59 anni), Gogliardo Pellacani (39 anni), Alcide Vezzani (42 anni) e il giovane partigiano di Novellara, Giancarlo Galloni (18 anni). Nei giorni successivi muoiono per le ferite riportate anche il partigiano Ruffino Bellesia (27 anni) ed i civili Fulgenzio Turci (39 anni) e Giovanni Vezzani (62 anni). Ruffino Bellesia, nato a Correggio il 28 marzo 1908, nome di battaglia “Sandro”, era arruolato  nel secondo distaccamento della 77a brigata SAP dal 1° febbraio 1945.

I nove caduti furono ricordati nell’immediato dopoguerra con una lapide in marmo bianco posizionata sulla facciata dell’osteria che era stato teatro della strage. Negli anni Ottanta l’edificio inutilizzato venne abbattuto. Nell’area verde rimasta libera, l’amministrazione comunale commissionò l’erezione di un monumento collettivo, in memoria dei caduti delle due guerre, degli otto
combattenti partigiani della frazione e delle nove vittime della strage nazista.

Il monumento è in cemento armato ed è costituito da tre differenti elementi che creano una struttura a “coda di rondine”, sulle cui superficie sono disposte le epigrafi commemorative. L’inaugurazione del monumento avvenne il 4 marzo 1990. Dieci anni più tardi fu recuperata anche la vecchia lapide, ora collocata nel prato antistante il nuovo centro ricreativo della
frazione, sul lato opposto della stessa strada.

Scheda a cura di Monica Barlettai, tratta da “Le strade della libertà – La maratona dei cippi”

Biografie dei caduti, Archivio ANPI Correggio
Le pietre dolenti. Dopo la Resistenza, i monumenti civili, il pantheon delle memorie a Reggio Emilia, Istoreco, 2001
I racconti dei cippi, Materiale Resistente, 2000