Il 22 aprile a Gavassa, piccola frazione agricola reggiana, le truppe tedesche uccidono partigiani e abitanti, catturati, torturati e poi finiti. Una vicenda brutale, ricordata da Rodolfo Mattioli nel suo testo “Tre ragazzi uccisi. L’eccidio di Gavassa, Reggio Emilia, 22 – 23 aprile 1945″, pubblicato sul numero 106 della nostra pubblicazione RS-Ricerche Storiche, uscito nel 2008.

“Ricordo come, nella non lontana frazione di Gavassa, fra il 22 e il 23 aprile si compì un altro eccidio che vide coinvolti tedeschi, partigiani e civili. La dinamica è leggermente diversa, qui le truppe germaniche non sono molestate dai partigiani, ma ugualmente vengono presi degli ostaggi che subiscono brutali torture per tutta la notte per essere poi giustiziati la mattina del 23. Il partigiano Walter Manzotti (Caino), il contadino Luigi Zinani e Bruno Spaggiari, fratello di uno dei comandanti della 26^ brigata Garibaldi “Enzo Bagnoli” sono le vittime, con il primo e il terzo che sarebbero stati uccisi a colpi di vanga dopo essere stati sepolti fino alla testa, mentre lo Zinani venne freddato a colpi di arma da fuoco dopo aver scavato le fosse dei suoi due compagni. Dopo aver compiuto il misfatto i tedeschi ripresero la loro marcia verso il Po, magari passando da Canolo o da Prato”, scrive Mattioli.


Scarica qui il testo integraleTre ragazzi uccisi. L’eccidio di Gavassa, Reggio Emilia, 22 – 23 aprile 1945″ di Rofoldo Mattioli