Come Istoreco vogliamo dedicare i prossimi giorni al marzo di cento anni fa, attraverso contributi ed approfondimenti, quando la nostra provincia venne sconvolta, in una sola settimana, da ben quattro omicidi fascisti: Armando Taneggi di Puianello, Vincenzo Amadei di Brescello, Alfredo Incerti Rinaldi di Scandiano e Armando Arduini di Cadelbosco di Sopra.

Abbiamo iniziato il nostro percorso con il progetto “Buco Nero: La violenza squadrista in provincia di Reggio Emilia, 1920-1925” a Correggio il 31 dicembre 2020, a cento anni di distanza dal primo assassinio fascista della nostra provincia, con l’evento dedicato alla memoria di Agostino Zaccarelli e Mario Gasparini.

Da quel momento lungo il 2021 abbiamo continuato ad analizzare e a ricordare insieme, tappa per tappa, centenario per centenario, i diversi crimini di cui il fascismo si servì per stringere nella sua morsa anche la nostra provincia (Buco Nero Correggio – 31 dicembre 1920 / 2020 – A cento anni dall’assassinio di Mario Gasparini e Agostino  Zaccarelli).

Lungo il 2021 Istoreco ha svolto diverse iniziative per riportare alla luce, a un secolo di distanza, le prime violenze di cui si macchiò il fascismo: attacchi premeditati alle istituzioni del movimento operaio (Cooperative, Case del Popolo, Camere del Lavoro – Buco Nero Sant’Ilario – 27 febbraio 1921 – L’incendio della Cooperativa di Consumo di Sant’Ilario d’Enza)  sino agli assassini di militanti politici che, per primi, tentarono di fermare l’avanzata dello squadrismo (Buco Nero Luzzara – 5 maggio 1921 – Cm’en pipistrel fiundà – L’assassinio di Riccardo Siliprandi).

Un progetto pensato per scavare a fondo nella storia dell’antifascismo, per non dimenticare i suoi primi passi e allo stesso modo approfondire le origini del fascismo per capire meglio il contesto in cui scagliò il suo attacco contro partiti e organizzazioni, uomini, donne e idee.

Infatti nel 1921 lo squadrismo reggiano si rese responsabile di ben 9 omicidi, decine di assalti a camere del lavoro, case del popolo e cooperative, roghi di giornali e libri, bastonature, ferimenti e intimidazioni (Buco Nero Reggio Emilia – 8 aprile 1921 – La violenza squadrista a Reggio Emilia e l’assalto alla Camera del Lavoro).

Per il 2022 non vogliamo tirarci indietro, continuare il nostro progetto e approfondire vicende fondamentali che aiutano a comprendere il percorso che portò progressivamente il nostro paese alla dittatura fascista e quindi al pensiero unico, alle leggi razziste, alla guerra, alle stragi e alle deportazioni.