AA.VV.

RS Libri, 2000
euro 12,5

Undici studiosi di storia della Resistenza (Massimo Baioni, Antonio Canovi, Monica Casini, Elena Cortesi, Mirco Dondi, Antonella Guarnieri, Marco Minardi, Daniela Morsia, Mario Proli, Claudio Silingardi e Paola Zagatti) affrontano il difficile tema del rapporto fra partigiani, contadini e più generalmente popolazione civile, misurandolo su diverse realtà provinciali, dalla montagna alla pianura, dalla guerra nell’appennino parmense alle vicende della montagna forlivese, dalla resistenza nella pianura ravennate all”‘anomalia” ferrarese.
Ne è scaturito un lavoro costruito su coordinate uniformi e animato dagli stessi interrogativi: è possibile fare affiorare il “non detto” dalla memoria della gente comune, che ha vissuto e sente ancora la guerra sulla propria pelle? E ancora: perchè il rapporto tra contadini e resistenti non è uguale dappertutto e presenta frizioni e diffidenze nascoste?
I saggi evidenziano una realtà ricca di sfaccettature, che delinea una generica dicotomia tra pianura e montagna, ma ancora di più mostra gli infiniti aspetti di un rapporto complesso e articolato, diverso da luogo a luogo e da situazione a situazione.
Un’operazione corale, ricca di oltre cento testimonianze orali, che raccoglie stereotipi e luoghi comuni di culture differenti, rielaborandoli e rileggendoli storicamente.