Bombardamenti alleati e vita (e morte) quotidiana 1940-1945

di Amos Conti e Michele Becchi

La guerra aerea del 1943-45 ha colpito pesantemente il territorio reggiano, scaricando i suoi tragici effetti soprattutto sui civili inermi, oltre che sulle strutture industriali, militari e ospedaliere.
La ricerca di Amos Conti e Michele Becchi racconta con immagini e documenti i bombardamenti della Seconda guerra mondiale sulla città di Reggio Emilia e su molti comuni della provincia.
Per la prima volta l’accesso agli archivi italiani, americani e inglesi ha permesso di descrivere con maggiori dettagli molte delle centinaia di incursioni aeree sulla nostra provincia e di indagare sulle motivazioni che spinsero gli Alleati a bombardare il territorio reggiano.
L’ampio corredo fotografico e documentario permette al lettore di percepire con immediatezza, quasi di rivivere in presa diretta, la drammaticità degli eventi puntualmente descritti e ricostruiti dai due ricercatori.
La ricerca di Conti e Becchi analizza le strategie, le difese locali, gli aerei, gli ordigni, i danni materiali; descrive gli uomini e i modi di recapito delle bombe, la scelta degli obiettivi.
L’associazione agli eventi dei nomi delle vittime, oltre alle immagini di alcune di esse, ha sollevato il velo dell’anonimato restituendo alle persone scomparse sotto i bombardamenti quella dignità umana che i soli numeri inevitabilmente sottraggono. Esseri umani, e non più semplici cifre, travolti dalla guerra voluta dal fascismo mussoliniano.
Una ricerca articolata e documentata che non dimentica le testimonianze dei civili sopravvissuti al trauma delle bombe e che ripercorre la fatica della ricostruzione dopo la distruzione.
Il lavoro dei due ricercatori reggiani contribuisce, restituendoci un quadro organico della guerra aerea nella provincia reggiana, alla conoscenza dei fatti e mira ad aggiungere un tassello importante nella memoria collettiva dei reggiani e non solo, rafforzando nelle persone la convinzione che solo la pace e non la guerra contribuisce al progresso civile e democratico dei popoli.
Per non dimenticare.

Amos Conti
Ha curato per Istoreco il progetto e l’impianto degli Albi della Memoria, sistema di archivi informatizzati, destinati in particolare alla commemorazione dei caduti e decorati di tutte le guerre della provincia di Reggio Emilia.
Segue tuttora lo sviluppo e l’aggiornamento del sistema, accessibile via Internet. Collabora inoltre alle attività di ricerca dell’Istituto, fornendo contributi alle edizioni della rivista Ricerche Storiche.

Michele Becchi
Nato a Reggio Emilia nel 1967, per passione inizia la sua attività di ricerca negli anni Novanta, pubblicando articoli su episodi della guerra aerea 1943-45, e curando la realizzazione di un documentario sulla guerra partigiana nella Bassa reggiana. Nel corso degli anni estende la sua collaborazione, oltre che con Istoreco, anche con Associazioni di ricerca, in Italia e all’estero, dedicate allo studio della guerra aerea e della localizzazione, identificazione e recupero di aerei e salme di aviatori dispersi nel Nord Italia.

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Vi mostriamo alcune immagini della serata del 23 aprile al Teatro Valli

Il 21 aprile scorso, invece, si è svolta la presentazione del volume alla stampa c/o la sede della Fondazione Manodori, di cui vi mostriamo un’immagine dei relatori

Da sinistra:
Michele Becchi, autore del libro
Vanni Orlandini, Presidente di Istoreco
Massimo Mussini, Vice Presidente della Fondazione Manodori
Massimo Storchi, responsabile scientifico di Istoreco
Amos Conti, autore del libro